L'esaforato

La facciata laterale nord è notevole anche per l’esaforato, che dà sul corridoio esterno, in corrispondenza dei matronei interni. Questo esaforato nord, come l’analogo della facciata sud, (= cortile interno) potrebbe far parte di quella decorazione che l’iscrizione sotto al ciborio attribuisce all’abate Eustazio. Potrebbe essere stata una tarda realizzazione dell’atelier del Maestro della cattedra di Elia, come sembra indicare il capitello a capre e racemi dell’esaforato sud.
Animali e racemi ricorrono esternamente in tutta la lunga teoria di capitelli a stampelle, sia sulla facciata nord che su quella meridionale. Per imprimere poi una maggiore varietà ornamentale, la scuola del Maestro d’Elia, sia pure con diverse qualità e livelli artistici, realizzò tutta una serie di testoline di animali, di uomini e donne. L’apparente inespressività dei volti (le labbra sono sempre chiuse e piccole) dà un tono di solennità e di energia, quasi che le mura stesse sprigionassero questa forza nascosta. Ci si aspetterebbe più espressività, sia in considerazione della cattedra di Elia che per il fatto che le teste si spingono all’infuori, quasi per dire qualcosa. E, invece, sono lì come se si fossero messe d’accordo nel lasciare allo spettatore il compito di comprendere la forza del monumento.