Se sarete quello che dovete essere darete fuoco al mondo

 

Cari amici,

per esprimere l'intento di approfondimento pensato quest'anno per le attività ordinarie del Centro ecumenico 'P. Salvatore Manna' abbiamo deciso di utilizzare una frase di S. Caterina da Siena. E questo non soltanto per ricordare l'imminente ottavo centenario della fondazione dell'Ordine dei Frati Predicatori che si celebrerà nell'anno 2016. Ma anche per esprimere il cuore della riflessione che abbiamo deciso di affrontare quest'anno.

    Gli spunti che chiedono una riflessione sono diversi. Uno dei più stimolanti è certamente il rinnovato interesse e le propositive domande che il papa Francesco ha suscitato per la vita religiosa, indicendo un anno di riflessione e preghiera su tale argomento. Allo stesso tempo riconosciamo che il nostro approfondimento non è rivolto principalmente a coloro che vivono la vita consacrata ma soprattutto ai laici, ovvero a coloro che sono chiamati a «cercare il regno di Dio trattando le cose temporali e ordinandole secondo Dio» (LG 31). Per questo il tema che svilupperemo quest'anno cercherà di contemperare entrambi gli aspetti di riflessione proponendo un itinerario di approfondimento sui modelli di santità nella Chiesa. 

    Proprio le parole di papa Francesco sull'universalità della chiamata alla radicalità evangelica - «la radicalità evangelica non è solamente dei religiosi: è richiesta a tutti» - ci spingono dunque a riflettere insieme sui diversi modi nei quali l'uomo può interpretare tale radicalità per aiutare ciascuno di noi a incarnarla nel nostro tempo. Il fil rouge che legherà il nostro itinerario sarà dunque costituito dal tema della santità. Lo sviluppo di tale tematica seguirà da un lato le coordinate storico-teologiche della vita della Chiesa, ma allo stesso tempo farà attenzione a quella sensibilità ecumenica che in ogni nostra proposta vuole essere veicolata agli ascoltatori.

    Come già da un po' di anni, la proposta del Centro ecumenico prevede momenti di riflessione affiancati a momenti di preghiera sull'argomento trattato. Nella speranza che i primi, come i secondi, siano vissuti, pregati e approfonditi in unione con i fratelli delle altre confessioni cristiane presenti nella terra di Bari.

    Per quanto riguarda i momenti di riflessione, questi non potevano non partire dal testo biblico, per comprendere come Dio abbia inteso la santità e come l'abbia richiesta al suo popolo. Dopo ciò la prima forma di santità concepita in seno alla Chiesa è stata quella del martirio. Ma il nostro interesse non si fermerà ad una disamina storica della dimensione martiriale dei primi secoli della Chiesa, bensì cercherà di riflettere - seppur brevemente - su come questa forma di santità sia stata vissuta storicamente in un arco più vasto di tempo, fino ad arrivare a quelle forme di martirio che ancora oggi vengono testimoniate nel mondo. Lo stesso modo di vedere le cose sarà coniugato per la riflessione della vita religiosa. Sorta nel IV secolo a causa della fine delle persecuzioni, essa ha poi trovato diversissime varietà di espressione nel tempo e nello spazio che ci hanno condotti fino ad oggi. All'interno della vita religiosa una particolarissima forma di santità è quella dei 'folli per Cristo' - i saloi - che dal filone di S. Antonio abate, si sono sviluppati soprattutto nell'oriente cristiano ed in modo preponderante nell'oriente russo. Non mancano però esempi di questa santità venerati nelle terre occidentali: S. Nicola pellegrino uno dei più vicini. 

    La distinzione tra la sensibilità orientale e quella occidentale ci conduce ad una seconda fase dell'itinerario delle conversazioni ecumeniche che intendono illuminare quelle forme di santità espresse nella Chiesa del secondo millennio, non più contraddistinta dall'unità visibile. Così tale sezione si apre all'approfondimento della santità concepita nel periodo della Riforma protestante e dei suoi sviluppi nella storia. Come anche l'approfondimento di alcune forme di santità tipiche del mondo orientale contemporaneo. Infine, per concludere, cercheremo di riflettere su come l'ultimo concilio ecumenico abbia pensato alla santità.

    Accanto alla dimensione di riflessione, il Centro ecumenico da diversi anni propone anche un itinerario di preghiera comune sui temi scelti. Anche quest'anno questo verrà riproposto con scadenza mensile.

       Per concludere desideriamo riassumere le iniziative e novità di quest'anno ricordandone le scadenze. La prima, e più evidente, novità proposta è nel titolo. Le consuete Lectiones patrum sono state ‘sostituite’ dalle Conversazioni ecumeniche. Si tratta di un cambio di nome che vuole esprimere una trasformazione. Essa introduce a tematiche che, seppur innestate nella Tradizione ecclesiale, si aprono ad un confronto più serrato con la realtà del nostro tempo. La seconda novità riguarda la tempistica degli incontri: essi si terranno il giovedì alle ore 21.00. Le veglie ecumeniche manterranno invece giorno e data invariati: giovedì alle ore 20.00.

    Nella speranza che il nostro lavoro dia frutti per la conoscenza di Cristo e la crescita della consapevolezza dell'unità del suo corpo mistico imploriamo per intercessione di S. Nicola la benedizione di Dio e a ciascuno di voi partecipazione volenterosa e condivisione di preghiera.
 

Fr. Emmanuel Albano op