Camminare con passo saldo e fiducioso
sulla via che conduce all’unità ...
Bari è capitale dell’unità della Chiesa, così si è espresso Papa Francesco nel suo discorso ai Vescovi del mediterraneo il 23 febbraio 2020, in occasione dell’Incontro “Mediterraneo frontiera di pace”. Di fatto, in questo modo, papa Francesco, ha consacrato la vocazione ecumenica della Città di Bari a motivo della presenza delle reliquie di San Nicola, santo ecumenico.
La Basilica di San Nicola, che custodisce le spoglie mortali del santo di Mira, santo dell’Oriente e dell’Occidente, è luogo ecumenico per eccellenza perché, nel nome di San Nicola, cristiani di diverse confessioni (cattolici, ortodossi e protestanti), sperimentano la bellezza della fraternità.
Dal 1951, la Basilica fu affidata da papa Pio XII, ai frati predicatori (domenicani) che, ancora oggi, non solo custodiscono le reliquie di san Nicola, ma prestano il loro servizio manifestando una particolare attenzione agli aspetti ecumenici.
Papa Francesco ha ricordato che “… la Basilica nicolaiana, così singolarmente legata alla Santa Sede, ha saputo bene manifestare la sua specifica vocazione finalizzata a dare impulso al cammino di unità dei cristiani e ha invitato tutti a “favorire nei fedeli il percorso di una assidua ricerca di Dio, alimentata da intensa pietà e da insaziata nostalgia della contemplazione. La preghiera ha una straordinaria forza evangelizzante ed è necessaria per il raggiungimento della piena comunione tra i cristiani.”
Papa Francesco, in questi ultimi anni, ha scelto proprio la Basilica di San Nicola per realizzare eventi di straordinaria portata ecclsiale ed ecumenica: la preghiera ecumenica della pace dello scorso 7 luglio 2018 e l’incontro dei vescovi del mediterraneo il 23 febbraio 2020.
L’unità dei cristiani è frutto della grazia di Dio e noi dobbiamo disporci ad accoglierla con cuore generoso e disponibile ... Per compiere i primi passi verso quella terra promessa che è la nostra unità, dobbiamo anzitutto riconoscere con umiltà che le benedizioni ricevute non sono nostre di diritto ma sono nostre per dono, e che ci sono state date perché le condividiamo con gli altri. In secondo luogo, dobbiamo riconoscere il valore della grazia concessa ad altre comunità cristiane. Di conseguenza, sarà nostro desiderio partecipare ai doni altrui. Un popolo cristiano rinnovato e arricchito da questo scambio di doni sarà un popolo capace di camminare con passo saldo e fiducioso sulla via che conduce all’unità (Francesco, Omelia per i vespri all’inizio dell’ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani, Roma, 18 gennaio 2019).
L’impegno ecumenico dei frati domenicani nella Basilica di San Nicola si esprime;
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- nell’accoglienza dei pellegrini delle diverse confessioni cristiane, soprattutto ortodossi;
- nella preghiera per l’unità dei cristiani, ogni mercoledì;
- nelle veglie di preghiera ecumenica a scadenza mensile;
- nella promozione di incontri e ricerche attraverso l’attività del Centro Ecumenico “San Nicola”;
- attraverso le pubblicazioni di carattere ecumenico;
- nella ricerca teologica attraverso l’Istituto di Teologia ecumenico-patristica San Nicola.
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