Stati Uniti e Canada

Pare che la prima menzione del Santo in Nord America sia da attribuirsi allo stesso Cristoforo Colombo che entrò nel porto haitiano di Bohio proprio il 6 dicembre del 1492, per cui chiamò quel porto “S. Nicola”. La prima chiesa invece fu costruita nell'isola di Santo Domingo dal «tristemente célebre» Nicola di Ovando, certamente in omaggio al suo nome[1].
Allo stesso tempo, l'origine olandese del folklore di S. Nicola (e quindi della figura di Santa Claus) negli Stati Uniti è universalmente accettata, nonostante la curiosa circostanza che gli Olandesi fossero (e in gran parte sono) protestanti.  Del resto va sottolineato che la più grande organizzazione protestante olandese di New York si chiama proprio St. Nicholas Society, probabilmente per distinguersi dal simbolo degli Irlandesi che è S. Patrizio. Le associazioni cattoliche sono piuttosto d’origine italiana. Ad esempio, a Chicago opera da qualche anno una vivace associazione pugliese che ha preso contatto anche con la Basilica Barese ed organizza processioni per terra e su battelli.
    Vale la pena riportare in inglese un brano di una monumentale storia di New York[2], ove si legge: The Dutch had five national festivals which were observed throughout the city, namely Kerstrydt (Christmas), Nieuw jar (New Year), Paas (Easter), Pinxter (whitsuntide), and Santa Claus (St.  Nicholas or Christ Kinkle day). 
     Dopo aver descritto il Natale, la Pasqua e altre feste, ecco cosa dice di S. Nicola: But Santa Claus day (December 6th) was the best day of all in the estimation of the little folks, who of all others enjoy holidays the most intensely.  It is notable, too, for having been the day sacred to St. Nicholas, the patron Saint of New York, who presided at the figurehead (so says the accurate Diedrich Knickerbocker. – Editor) of the first emigrant ship that touched her shores, who gave his name to the first church erected within her walls, and who has ever since been regarded as having especial charge of the destinies of his favorite city.  Il testo segue col racconto del rapporto fra Santa Claus e i bambini. 
In realtà S. Nicola attira la fantasia anche dei grandi e particolarmente dei drammaturghi.  Il New York Times del 7 dicembre 1979 riportava a tutta pagina un resoconto del «The Play of St. Nicholas» rappresentato nella cattedrale di St. John the Divine, produttore Frederick Renz, che è anche il direttore del Ensemble for Early Music.  Il testo base era il Fleury Play Book della Cattedrale di Beauvais.  Nella rappresentazione si fondevano tre episodi della vita di S.Nicola: la dote alle tre fanciulle, la restituzione dei beni rubati ad un ricco pagano, e il ritorno di Basilio ai genitori.
    Nel Canada la figura di S. Nicola risente ovviamente dell'immagine folkloristica di derivazione statunitense. A Vancouver la festa del Santo è organizzata dalla «Pugliese Sports and Cultural Society».   Non mancano però associazioni, per lo più di discendenti di emigrati, che cercano di mantenere anche la figura più religiosa.
    Nel 1910 fu fondata la chiesa ortodossa antiochena di S. Nicola a Montreal nel Quebec.  Tutta la parrocchia ha festeggiato solennemente il 75° nel 1985 con una bella pubblicazione (ove però S. Nicola è descritto secondo i vecchi canoni del viaggio in Palestina e del monachesimo).  L'origine di questa chiesa è collegata all'opera di un russo di origine araba, l'archimandrita Raphael Hawaweeny, professore di arabo all'accademia di Kazan'.  Consacrato vescovo dal patriarca di Mosca Tichon, egli mantenne stretti contatti con Antiochia e visitò spesso Montreal.  La cosa curiosa fu che i siriani, al momento di chiedere la licenza parrocchiale, erano divisi in due gruppi, entrambi pretendenti al nome di S. Nicola. Due relativi documenti ufficiali portano queste intestazioni: «Atto di incorporazione della Chiesa ortodossa greco-siriana di S.Nicola (ora detta Chiesa ortodossa antiochena di S.Giorgio)» e «Atto di incorporazione della Chiesa ortodossa greco siriana di S.Nicola (ora detta Chiesa ortodossa antiochena di S. Nicola)». Nel 1927 ottenne l'autonomia dalla giurisdizione russa, che divenne completa nel 1935, allorché l'archimandrita Antonio fu consacrato vescovo nella cattedrale di S.Nicola a Brooklyn.  Nel 1975 L'archidiocesi antiochena di New York (da cui dipendeva S.Nicola) si è fusa con la diocesi di Toledo, formando una sola giurisdizione.  Attorno a questa chiesa molto attivi sono il St. Nicholas Ladies Auxiliary, la St. Nicholas Choral Society e il St. Nicholas Men's Club.