Francia

Il culto di S. Nicola in Francia risale a prima del Mille.  Una delle più antiche  testimonianze, del 1010-1020, riguarda il conte angioino Folco il Nero che, di ritorno da un viaggio in Palestina, a seguito di un intervento del Santo che lo salvò da una tempesta, nel 1020 costruì un grande monastero ad Angers.  Anche il conte normanno Guglielmo il Conquistatore fu salvato da S. Nicola durante una traversata della Manica.
     Notevole è la presenza del Santo nell'opera storica del normanno Orderico Vitale, in quella poetica di Robert Wace, anche lui normanno (1150 c.), ed è una figura familiare nella chanson di Raoul di Cambrai (1180 c.). Con ogni probabilità quindi, dopo S. Martino, in Francia S. Nicola era il santo più noto.  La prima opera teatrale con un santo come protagonista fu il Jeu de Saint Nicolas, scritta da Jean Bodel verso il 1190.  Nei primi anni del XII secolo, col ritorno dai Luoghi Santi a Varangeville del cavaliere lorenese Alberto (che ivi avrebbe portato una reliquia da Bari), sorse la chiesetta e poi la cittadina di Saint Nicolas de Port, il maggiore centro di pellegrinaggi nicolaiani dell'Europa centro settentrionale.  L'attuale chiesa è uno degli esempi di architettura gotica più interessanti di tutta la Francia.  Ma, sotto questo aspetto, è utile ricordare anche la chiesa di Parigi: St. Nicolas des Champs.  Risalente al XV-XVI secolo, ha cinque navate, senza transetto e col coro a volte compresse.  Al XVII secolo risalgono le cappelle che girano per il perimetro interno e la facciata «fiammeggiante».  Il portale sud, imitato da Ph.  Delorme, è del 1576.  Sull'altare maggiore c'è una pala di S. Vouet, mentre le decorazioni sono di F. Sarrazin.  Molto bella è la chiesa romanica di S. Nicola a Caen, costruita fra il 1083 ed il 1093.  L'abside è a due piani di finestre.  Molto ben conservata è la torre della facciata (XV secolo).  Di un certo interesse artistico sono pure le chiese di Civray (romanica), Coutances (falso gotico) e Troyes (1526-94, opera degli architetti Girard e Jean Faulchot, col portale sud avente statue rinascimentali e con una vetrata a grisaille del XVI secolo).
Emile Mâle ha messo in evidenza la frequenza di S. Nicola nelle vetrate colorate francesi, come ad esempio nelle cattedrali di Bourges, Le Mans, Tours, Auxerre e Rouen.  Nella cattedrale di Chartres la porta sud è dedicata a S. Martino e S. Nicola. La scena più rappresentata è Tre Figlie.
    Sembra che fosse proprio in Francia a sorgere l'usanza dei doni nel giorno della vigilia di S. Nicola. Dapprima questi venivano lasciati davanti alla soglia delle case di famiglie povere, poi i doni furono dati ai fanciulli e ai bambini, forse anche in concomitanza con lo sviluppo del patronato del Santo sugli scolari.  Famosa divenne nel XII secolo la leggenda dei tre bambini uccisi dall'oste e risuscitati da S.Nicola. Anzi poco a poco entrò addirittura nell'iconografia.  Nella rielaborazione poetica di Gérard de Nerval cominciava con queste parole: «Il était trois petits enfants / qui s'en allaient glaner aux champs».
     Un discorso a parte merita il Principato di Monaco, ove la chiesa di S. Nicola risale al XIII secolo.  Con entrata sulla piazza St. Nicolas, la vecchia chiesa s'ergeva sull'area ove ora c'è il transetto della cattedrale.  Prima a Monaco c'erano tre chiese: S. Martino, San Devoto, e S. Maria sul Porto.  Nel 1215 giunsero i Genovesi che si preoccuparono di rafforzare la rocca.  Il 6 dicembre del 1247 una bolla di Innocenzo IV incaricava i Domenicani di Genova di andare a benedire la prima pietra di una nuova chiesa.  Ciò avvenne nel 1252, e fu dedicata a S.Nicola sia a ricordo del giorno della bolla che per il fatto che S. Nicola era patrono dei marinai.  Fu costruita con le massicce pietre di Turbie, difficili da tagliare, e quindi fu povera di sculture.  Il coro fu ricostruito verso la fine del XVI secolo sotto il regno di Ercole I, e terminato sotto quello del figlio Onorato I nel 1614.  La vecchia chiesa fu demolita negli anni venti e ricostruita più grande e spaziosa. E qui che hanno luogo le celebrazioni ufficiali del Principato di Monaco.